lillà BOLLICINA SENIOR GOLD
Numero di messaggi : 6400 Località : italia Reputazione : 0 Data d'iscrizione : 2008-06-23
| Subject: COS’E' LA NEFROPATIA? Sun Oct 12, 2008 7:29 am | |
| E’ l’espressione a livello del rene del danno diffuso a tutte le piccole arterie dell’organismo, causato dalla mancata correzione dell’iperglicemia. Le piccole arterie renali hanno una funzione molto particolare: all’interno di speciali strutture dette glomeruli, esse filtrano il sangue eliminando le sostanze di scarto prodotte da tutte le cellule dell’organismo durante il loro funzionamento.Queste sostanze vengono eliminate insieme con un’adeguata quantità di acqua, con la quale vanno a costituire l’urina.Affinché la filtrazione del sangue avvenga correttamente,è necessario che le pareti delle piccole arterie e in particolare le membrane filtranti siano indenni. L’eccessiva glicosilazione delle proteine che compongono queste membrane, causata dall’iperglicemia cronica, altera la loro struttura: in una prima fase i pori si allargano e le membrane lasciano passare più del dovuto; a lungo andare, in seconda fase, la loro permeabilità diminuisce sempre di più, fino a cessare quasi del tutto. E l’insufficienza renale terminale, non compatibile con la vita a causa dell’accumulo nel sangue dei rifiuti tossici prodotti dall’organismo e non eliminati.Non ci stanchiamo di ripetere che l’insufficienza renale come le altre complicazioni tardive del diabete era frequente in passato, quando non si era consapevoli dell’importanza del buon controllo della glicemia. Oggi questa e le altre complicazioni si vedono ancora nei paesi e nelle persone in cui questa consapevolezza non è ancora giunta, o non è sufficiente a tradursi nei comportamenti idonei a realizzare il buon controllo. COME RICONOSCERLA? La nefropatia è una complicazione : non dà disturbi finché non si arriva ad uno stato di gravità tale che si preferirebbe averlo saputo prima.Ma saperlo prima non è facile. A differenza della retina, infatti, in cui le minime alterazioni delle piccole arterie sono visibili a occhio nudo, nel rene non c’è modo di vedere i capillari glomerulari.E’ tuttavia possibile individuare facilmente i primi segni del loro alterato funzionamento, che si pensa indicano un rischio aumentato di andare incontro alla nefropatia diabetica. Questi segni premonitori consistono dapprima in un aumento della filtrazione glomerulare e in seguito nella presenza di minime tracce di albumina nell’urina. L'albuminuria: Oggi è possibile dosare l’albumina anche quando è presente in tracce cos’ piccole da essere chiamata microalbuminuria.Albuminuria vuol dire presenza di una proteina nelle urine. La presenza di proteine nell’esame delle urine di chi è diabetico da alcuni anni ha un significato preciso: il rischio di sviluppare entro poco tempo una malattia ai reni (nefropatia diabetica). Questo esame si può fare anche con strisce reattive come quelle che comunemente vengono usate per cercare zucchero e acetone nelle urine. Oggi è possibile dosare la microalbuminuria, cioè quantità molto, piccole di albumina nelle urine: questo esame permette di identificare molto precocemente coloro che corrono più rischi di andare incontro a nefropatia diabetica. Questo dosaggio può essere eseguito con strisce reattive che, a contatto con una goccia di urina fresca del mattino, cambia colore in presenza di microalbuminuria. Ecco allora che è possibile un intervento terapeutico preventivo: ridurre la quota di sale e proteine di sale nella dieta, controllare la pressione arteriosa, controllare meglio la glicemia. La nefropatia diabetica individuata in fase precoce grazie al dosaggio della microalbuminuria è ancora completamente reversibile.L’inizio della vera e propria nefropatia viene fatto coincidere con la presenza di quantità rilevanti di albumina nell’urina, anche se come è ovvio tale condizione non dà disturbi e, se non la si cerca, resta del tutto ignorata per anni.Se la nefropatia evolve, cominciano a evidenziarsi i primi segni di ridotta filtrazione renale: un aumento dell’azotemia e soprattutto della creatininemia e molto spesso un aumento della pressione arteriosa. La clearance della creatinina comincia a ridursi. Il paziente non avverte ancora nessun disturbo.Con l’aggravarsi dell’insufficienza renale si ha un progressivo aumento della creatininemia con riduzione sempre maggiore della filtrazione renale. I disturbi avvertiti dal paziente,anche in fase di nefropatia avanzata, sono relativamente leggeri e alquanto vaghi: si possono avere gonfiore diffuso, soprattutto al volto, debolezza, nausea, mal di testa, ecc.Nessun disturbo è specifico per la nefropatia e consente di fare la diagnosi da solo, senza gli opportuni accertamenti. COME AFFRONTARLA Un diabete di lunga durata, o come accade spesso nel caso del diabete tipo 2 di durata imprecisata, consiglia di prendere alcune precauzioni simili a quelle obbligatorie per chi mostra i segni premonitori della nefropatia. Tali precauzioni consistono,innanzitutto nella ricerca del perfetto equilibrio glicemico, che si è visto consentire non solo l’arresto del peggioramento, ma perfino la regressione delle lesioni iniziali.Quindi è fondamentale controllare la pressione arteriosa, poiché l’ipertensione aggrava la nefropatia e a sua volta ne è aggravata, in uno spiacevole circolo vizioso.Inoltre si è visto che la funzionalità renale si deteriora più in fretta se, a parità delle altre condizioni, l’apporto proteico è abbondante.Per questo si raccomanda a tutti i diabetici di non superare un apporto di proteine pari a 1 g al giorno per kg di peso ideale. Luigi di Nuzzi tratto da:http://www.diabetologia.it | |
|