GAZA (15 gennaio) - Continua l'offensiva israeliana nella Striscia di Gaza che si fa più aggresiva. Colpita la sede dell'agenzia dei rifugiati delle Nazioni Unite. A fuoco anche un piccolo ospedale, colpita una torre dove operano i media. Un attacco violento all'indomani di quella che sembrava un'apertura da parte di Hamas e mentre si parla di un cessate il fuoco vicino.
Anche nella notte ci sono stati nuovi raid con violenti bombardamenti hanno causato la morte di almeno 16 palestinesi. Gli attacchi dell'aviazione di Israele si sono concentrati sulle città di Gaza, Khan Yunis e Rafah.
Oltre mille morti. L'ultimo bilancio provvisorio dei servizi di pronto soccorso palestinesi stima che i palestinesi uccisi dall'inizio dell' operazione Piombo Fuso il 27 dicembre scorso siano 1.054.
Unicef: 322 i bambini morti. I dati aggiornati a questa mattina dicono che i bambini morti sono 322 e quelli feriti 1.500. Lo ha detto, in collegamento telefonico da Gaza, Mariella Viviani, vice direttore Unicef in Medioriente
Colpita sede rifugiati Onu. Questa mattina l'artiglieria israeliana ha colpito la sede dell'Unrwa - l'agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite - a Gaza City, tre dipendenti dell'agenzia sono rimasti feriti. Colpito anche l'ospedale della Mezzaluna Rossa palestinese. Secondo la tv satellitare al-Jazeera, l'agenzia dell'Onu ha annunciato la sospensione delle sue attività nella Striscia per salvaguardare l'incolumità dei suoi operatori. Una colonna di fumo si alza dalla sede Onu: in fiamme aiuti umanitari. Poco dopo l'attacco alla sede Unrwa è stata colpita la sede della Mezzaluna Rossa, che si trova nella zona di Tel Hawa e che ospita anche un piccolo ospedale, con 500 persone tra operatori sanitari e feriti e i suoi locali sono andati in fiamme.
Hamas: a fuoco ospedali e ambulatori «Sono andati distrutti oggi 15 tra ambulatori e ospedali della Striscia di Gaza», sono le stime di un funzionario del ministero della Salute del governo di Hamas, Mouwaya Hasani, alla tv satellitare 'al-Arabiyà. «Nella zona di Tel Hawa, le ambulanze sono state attaccate dagli israeliani - spiega - e in un palazzo ci sono 23 civili bloccati che non possono essere messi in salvo. Oltre all'ospedale al-Quds della Mezzaluna Rossa, sono stati attaccati altri 15 tra ospedali e ambulatori della città».
Le truppe di Israele avanzano da sud verso il centro della città di Gaza. Carri armati israeliani, con la copertura aerea di elicotteri, sono entrati stamane in profondità in un quartiere periferico di Gaza City, da dove gli abitanti, in preda al panico, stanno fuggendo. Lo hanno riferito fonti palestinesi, secondo le quali stabili di molti piani sono stati colpiti dal fuoco israeliano. Le stesse fonti riferiscono che in questo quartiere, Tal Al-Hawa, sono in corso accaniti combattimenti con miliziani palestinesi che fanno uso di mortai e di razzi anticarro. Incursioni di blindati si sarebbero inoltre verificate in due altri quartieri di Gaza, Sajaiya e Zaitun.
Ban: cessate fuoco vicino. Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon, in visita in queste ore in Israele, si è detto convinto che un cessate il fuoco possa essere prossimo, nonostante le nuove fiammate di guerra registrate stamattina all'interno stesso di Gaza City. Lo riferisce la radio militare israeliana.
Sono scandalizzato Il segretario generale dell'Onu ha poi condannato il coinvolgimento del quartier generale dell'Unrwa nell'offensiva militare israeliana a Gaza City e il ferimento di tre suoi dipendenti causato dall'esplosione di proiettili d'artiglieria. Ban si è detto «scandalizzato» dall'episodio, «Ho chiesto una spiegazione dettagliata», ha aggiunto, sottolineando di essere in attesa di chiarimenti sia dal ministro degli Esteri, Tzipi Livni, sia dal ministro della Difesa, Ehud Barak.
Israele si scusa con Ban Il ministro della Difesa, Ehud Barak, ha manifestato al segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, le scuse d'Israele per i colpi di artiglieri caduti oggi sul comprensorio dell'Unrwa a Gaza City. Lo ha riferito lo stesso Ban ai giornalisti, aggiungendo che Barak ha commentato l'accaduto come «un grave errore».
Colpita torre dei media E' stato colpito un edificio che ospita gli uffici di diversi media arabi e internazionali. Secondo un giornalista della Reuters sul posto, il palazzo che ospita, tra gli altri, gli uffici dell'agenzia di stampa britannica, noto come la Al-Shurouq Tower, è stato colpito da un missile o da un proiettile di artiglieria israeliano all'altezza del tredicesimo piano. L'ufficio della Reuters, al dodicesimo piano, è stato evacuato. Nell'attacco - riferiscono testimoni - sono rimasti feriti due cameraman palestinesi, e almeno un giornalista della televisione di Abu Dhabi che si trovava al quattordicesimo piano dell'edificio. Secondo la tv al-Jazeera, inoltre, i carri armati dello stato ebraico si trovano a pochi metri dall'abitazione del dirigente di Hamas e ministro degli Esteri del governo che controlla la Striscia di Gaza Mahmoud al-Zahar, a Gaza City.
Fino a 14 razzi sono stati lanciati su Israele nelle prime ore del mattino di oggi. Gli ordigni hanno colpito diverse località del territorio israeliano, non si hanno tuttavia al momento notizie di danni o vittime.
Fra i morti palestinesi degli ultimi giorni inoltre, si è intanto appreso, vi sono anche due calciatori molto noti nei territori. Quanto ai due calciatori, stando a quanto ha reso noto la Pfa, la federazione palestinese, si tratta di Ayman al-Kurd e di Wajih Mushtahi.
Il Vaticano: negati diritti umani. «Negando l'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza viene meno il basilare rispetto dei diritti e della dignità delle persone e delle comunità». Allo stesso tempo va condannato fermamente l'uso dei civili come scudi umani. È questa la denuncia dell'arcivescovo Celestino Migliore, intervenuto ieri al Consiglio di Sicurezza dell'Onu sul tema della protezione dei civili nei conflitti armati, il cui intervento è stato diffuso oggi dalla Radio Vaticana.
Si continua a trattare intanto per raggiungere una tregua, con Hamas che sembra aprire alle clausole proposte dai mediatori egiziani al Cairo, dove oggi è arrivato anche l'inviato del ministero della Difesa israeliano Amos Ghilad. Il Venezuela nel fratempo ha rotto rompe le relazioni diplomatiche con Israele in segno di protesta contro l'offensiva su Gaza.
Israele e Stati Uniti stanno intanto preparando un memorandum di intesa per impedire il contrabbando di armi destinate dall'Iran a Hamas nella striscia di Gaza, secondo il quotidiano Haaretz di oggi.
Risoluzione Ue Un cessate il fuoco immediato e permanente che preveda «la fine del lancio di razzi da parte di Hamas contro Israele e il termine dell'attuale azione militare isrraeliana a Gaza». È quanto chiedono a larghissima maggioranza, nessun contrario e solo qualche astensione, gli europarlamentari che hanno approvato una risoluzione comune dei sei principali gruppi per chiedere la fine delle ostilità, la riapertura dei valichi e dei corridoi umanitari. Nella risoluzione l'assemblea di Strasburgo esprime «sgomento dinanzi alle sofferenze della popolazione civile di Gaza», condannando «con forza» il fatto che «siano stati colpiti obiettivi civili e delle Nazioni Unite». Con 353 sì, 214 no e 30 astenuti, gli europarlamentari hanno inoltre dato il loro via libera alla affermazione che «l'embargo sulla Striscia di Gaza rappresenta una punizione collettiva in violazione del diritto umanitario internazionale». I parlamentari chiedono anche a Israele di «assolvere ai suoi obblighi a norma del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario», sollecitando Hamas ad porre fine al lancio di razzi.
(DAL WEB)