Acqua su Marte
Gli indizi della presenza di acqua su Marte erano numerosi e ora si ha finalmente la prova definitiva, alcune foto scattate dalla Phoenix Mars Lander. La notizia è stata data da Peter Smith, uno degli astronomi che coordinano la missione della Phoenix, in occasione di una conferenza stampa della Nasa.
La Phoenix Mars Lander, dopo aver scavato per alcuni centimetri sul suolo marziano, ha rinvenuto dei frammenti di ghiaccio che, una volta dissotterrati, sono evaporati nel giro di quattro giorni. Inizialmente gli scienziati non riuscivano a comprendere se si trattasse veramente di ghiaccio o di sale, la serie di foto scattate dimostrerebbero però che si trattava di ghiaccio che poi è evaporato.
La sonda spaziale Phoenix Mars Lander, partita dalla Florida il 4 agosto 2007 a bordo di un vettore Delta prodotto dalla Boeing, si è affiancata nel lavoro di esplorazione di Marte già iniziato in precedenza da altre sonde (Spirit, Opportunity e la Mars Reconnaissance Orbiter). Dopo un viaggio di circa 679 milioni di chilometri, la Phoenix è atterrata sul suolo marziano (25 maggio 2008 - 23:38 UTC) dove si è messa subito a lavoro scavando in varie zone per prelevare dei campioni da far analizzare al laboratorio chimico di bordo. Il braccio meccanico montato sulla sonda Phoenix Mars Lander ha una lunghezza di 2,35 metri ed è in grado di scavare fino alla profondità di un metro.
Mike Mellon, uno dei ricercatori a capo della missione Phoenix, durante la conferenza stampa ha evidenziato che solo il risultato delle analisi potrà dare la prova definitiva ma le foto scattate nella buca battezzata "Dodo-goldilocks" sono molto eloquenti. Secondo gli scienziati, nella zona dove sta operando la sonda, il ghiaccio si trova a qualche centimetro di profondità "protetto" da uno strato di terra. Una volta rimosso lo strato protettivo di terra, sebbene in quella zona la temperatura varia tra i -32 e -80 gradi centigradi, il ghiaccio evaporato.
I ricercatori attenderanno ora i risultati delle analisi chimiche, grazie ad esse si potrà sapere se il ghiaccio un tempo si trovava nello stato di acqua liquida e se al suo interno sono presenti tracce di vita sotto forma di sostanze organiche.
Per effettuare l'analisi in maniera corretta, i ricercatori spiegano che bisognerà attendere ancora qualche giorni. Prima di prelevare un nuovo campione di ghiaccio bisogna simulare i vari passaggi affinché il tutto possa essere eseguito in meno di 30 minuti, un tempo più lungo potrebbe precludere il buon esito dell'analisi. In mezz'ora il braccio meccanico dovrà prendere un frammento di acqua ghiacciata e portarlo all'interno della sonda, una volta dentro sarà sigillato e non si correranno più rischi che alcune parti possano andare perdute.
Attualmente la sonda sta analizzando alcuni campioni dello strato di terra superficiale, i risultati saranno inviati verso la Terra fra qualche giorno. Ora, per stabilire una volta per tutte se su Marte c'è acqua, non ci resta che attendere i risultati delle analisi.